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Esuberi pubblica amministrazione previsti dalla spending review

Il provvedimento di riduzione delle piante organiche all’interno della Pubblica Amministrazione, illustrato nei giorni scorsi durante l’incontro con i sindacati dal ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Patroni Griffi, prevede 4.028 esuberi che andranno ad interessare il personale non dirigenziale della Pubblica Amministrazione.

Pi๠nel dettaglio, le tabelle fornite dal ministero ai sindacati indicano 3.236 esuberi nei ministeri, 126 negli enti pubblici di ricerca e 666 negli enti pubblici non economici.


Per quanto riguarda i dirigenti, invece, gli esuberi totali previsti sono 487. Di questi, in particolare, 48 riguarderanno i dirigenti di prima fascia, mentre i restanti 439 quelli di seconda fascia.

I dati sono comunque provvisori, in quanto non èsclusa una variazione in sede di trattativa con i sindacati. Il ministro ha inoltre precisato che allo stato attuale non ècorretto parlare di esuberi, in quanto si tratta di eccedenze che saranno gestite insieme ai sindacati previa verifica dei pensionamenti ordinari e dei prepensionamenti, nonchè prendendo in considerazione anche gli strumenti di flessibilità  contemplati dalla normativa attualmente vigente, come il part time, la mobilità  volontaria e quella obbligatoria per due anni con riduzione degli stipendi. Una volta conclusa questa fase si potrà  parlare di esuberi veri e propri.

Del resto, un netto taglio del numero delle eccedenze ègià  evidente se si considerano i dati contenuti nel testo del decreto uscito dal Parlamento lo scorso agosto, dal momento che una prima stima indicava 24.000 dipendenti pubblici in esubero, circa 11.000 nei ministeri e negli enti pubblici non economici e 13.000 negli enti territoriali.

Secondo le prime stime, la riduzione del personale impiegato nella pubblica amministrazione comporterà  un risparmio pari a circa 342 milioni di euro. A questa cifra bisogna poi aggiungere il risparmio derivante dal mancato rinnovo dei contratti di 200.000 precari che lavorano nella pubblica amministrazione, in scadenza il 31 dicembre prossimo.