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Assegni familiari successione e diritti degli eredi

Gli eredi hanno diritto agli assegni familiari spettanti al dante causa anche qualora questi non vi abbia fatto richiesta quando era ancora in vita.

Il principio ècontenuto nella sentenza della Corte di Cassazione n. 20405 del 20 novembre 2012, con la quale èstato riconosciuto a favore dell’erede il diritto ad ottenere l’importo spettante alla madre defunta a titolo di assegni familiari sulla pensione di inabilità , nonostante quest’ultima quando era ancora in vita non avesse presentato apposita domanda per ottenerli.


La Suprema Corte ha quindi confermato la sentenza della Corte d’Appello, che aveva accolto la richiesta dell’erede e contro la quale l’Inps aveva presentato ricorso in Cassazione contestando la trasmissibilità  agli eredi degli assegni familiari.

Nel motivare la loro decisione, in particolare, i giudici della Cassazione hanno richiamato un orientamento consolidato in materia, secondo cui il diritto alla percezione degli assegni familiari sorge in capo agli assicurati per la sola sussistenza delle condizioni di legge. La richiesta finalizzata ad ottenerli, dunque, ha la solo la funzione di avviare la procedura amministrativa di accertamento avente natura non costitutiva ma dichiarativa del diritto, i cui effetti retroagiscono al momento in cui sono sorte le condizioni che determinano il diritto, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Pertanto, una volta accertato che l’assicurato defunto, nonostante non avesse presentato domanda, aveva diritto agli assegni familiari, la prestazione economica quantificata per legge entra a far parte del patrimonio del defunto ed èquindi trasmissibile agli eredi. Questi ultimi sono dunque legittimanti ad inviare all’Inps apposita richiesta per far valere i loro diritti.