Home » Si chiude il rubinetto dei crediti d’imposta

Si chiude il rubinetto dei crediti d’imposta

Giulio Tremonti

“Se dai un credito d’imposta, lo devi coprire”. L’assioma dichiarato nei giorni scorsi dal ministro delle Finanze Giulio Tremonti avrà  probabilmente un impatto enorme sulla filosofia e sui meccanismi di attribuzione di queste forme di agevolazione a privati cittadini e imprese, che negli ultimi anni sono andati moltiplicandosi quasi a dismisura.

Se infatti per anni la regola quasi assoluta era quella dell’automatismo, ora la nuova regola sarà  la presentazione di un’istanza che non avrà  eccessive garanzie di accoglimento.


Il punto di svolta èstata la rilevante detrazione dall’IRPEF (55%) delle spese sostenute a favore del risparmio energetico (riqualificazione degli edifici, pannelli solari ecc.): si prevedeva un costo per lo Stato pari a circa 300 milioni di euro nel 2007, ma in realtà  la cifra corretta si aggira intorno ai 900 milioni.

In tempi di vacche magre come questi, la vicenda ha allarmato enormemente il ministro, che ha stabilito che tali crediti non potranno pi๠essere usati “come un bancomat”.

In altre parole, non sarà  pi๠sufficiente trovarsi nei requisiti soggettivi e oggettivi per godere di tali agevolazioni ma sarà  anche indispensabile inviare altrettante istanze preventive all’Agenzia delle Entrate, che accoglierà  tali richieste fino ad esaurimento delle risorse stanziate per ciascun provvedimento, dopodichè si chiuderà  il rubinetto.


Nella scorsa primavera questa soluzione èstata adottata per la cosiddetta “Visco-Sud”, ossia il credito d’imposta per le imprese che investono nel Meridione; ora èla volta delle detrazioni sul risparmio energetico, e nei prossimi mesi presumibilmente il meccanismo si estenderà  ad ogni altra agevolazione, da quelle pi๠importanti (come i bonus per le assunzioni nelle aree svantaggiate) a quelle pi๠misconosciute, come il credito d’imposta per l’acquisto di strumenti per la pesatura.