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Piattaforme di ricerca per le industrie italiane

Con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Università  e Ricerca (MIUR) stanno per nascere anche in Italia, seguendo l’esempio di altre nazioni europee, delle nuove forme di associazioni fra imprese.

In sostanza, si costituiranno tante piattaforme quanti saranno i filoni di ricerca giudicati interessanti, individuandoli specialmente fra quelli sostenuti e promossi dall’Unione Europea. Si comincerà  nei prossimi giorni con le auto elettriche e le innovazioni di prodotto, ma altre iniziative sono attese per le successive settimane.


Ognuna di queste piattaforme vedrà  riuniti allo stesso tavolo industrie, soggetti pubblici nazionali e locali, enti di ricerca e università : non ci sono barriere all’ingresso, dicono le fonti ufficiali, perciಠchiunque abbia intenzione di aderire potrà  farlo.

Lo scopo èquello di dar vita, per ognuno dei settori d’interesse, ad una voce unica a livello nazionale, che sia abilitata a parlare a nome di tutti con gli organismi comunitari e con i partner stranieri.
Inoltre, le piattaforme avranno la funzione di favorire il Governo nella definizione dei piani di politica industriale e di ricerca e nell’individuazione delle priorità  del nostro sistema.


Perಠnon nasceranno enti veri e propri, come consorzi o simili: le strutture organizzative saranno molto pi๠snelle e informali e, soprattutto, non ci saranno apporti di denaro o risorse da gestire.
A promuovere i rapporti con il MIUR èAssoknowledge, ente associato a Confindustria. E sono già  numerosi i soggetti che hanno manifestato interesse a partecipare ad una o pi๠delle costituende piattaforme: nomi importanti dell’imprenditoria italiana, fra i quali Eni, Barilla, Electrolux, Ferrari, Geox.

Fonte: Il Sole 24 Ore