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Contributi alle radio e tv locali, domande dal 22 novembre

Sarà  possibile presentare a partire da mercoledଠ22 novembre al 21 dicembre le domande per il contributo alle radio e alle tv locali relativo al 2016. Per le richieste relative all’anno 2017 la finestra di presentazione sarà  disponibile dal 2 al 31 gennaio 2018; per i contributi 2018 e successivi dal primo al 28 febbraio 2018.

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Le domande devono essere presentate solo ed esclusivamente telematicamente, tramite la piattaforma SICEM del ministero (www.sicem.mise.gov.it) in bollo e firmata digitalmente, ma le modalità  di presentazione sono diverse per emittenti televisive e radiofoniche: all’interno del decreto sono anche previsti i diversi modelli da utilizzare.

Il contributo previsto puಠessere utilizzato da tv e radio locali con una serie di requisiti precisi relativi al numero dei dipendenti e alla tipologia delle trasmissioni.

Tv locali: nel caso delle tv locali in un territorio con oltre 5mila abitanti, la struttura deve avere almeno 14 dipendenti, di cui almeno quattro giornalisti,  dedicati alla fornitura di servizi media audiovisivi.

Fra 1,5 e 5 milioni di abitanti, 11 dipendenti di cui almeno tre giornalisti.

Per territori con meno di 1,5  milioni di abitanti: otto dipendenti di cui almeno due giornalisti.

Previsto il tetto ai programmi di televendita, nelle fasce tra le 7 e le 24, pari al 40% relativamente alla domanda per il 2018, al 30% relativamente alla domanda per il 2019, e 20% a partire dalla data di presentazione della domanda per l’anno 2020, l’adesione di codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi.

Devono essere previste almeno due edizioni giornalieri di tg locali nell’anno precedente alla presentazione della domanda (a partire dal 2019) e avere la regolarità Â  dei contributi al ministero. Per le domande 2016-2018, viene previsto un regime transitorio che prevede un punteggio calibrato su numeri dei dipendenti e dei giornalisti, media ponderata indici di ascolto.

Radio locali: devono avere un minimo di due dipendenti con almeno un giornalista. Previsto un regime transitorio per il biennio 2016-2018, con punteggio in base al numero dei dipendenti.

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La domanda va compilata con l’inserimento di alcuni dati precisi:

sede legale, codice fiscale e partita IVA, recapiti telefonici, indirizzo PEC, matricole INPS, numero di posizione INPGI, numero di iscrizione al ROC, specificazione se si tratta di emittente televisiva a carattere commerciale di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a, del Regolamento, o comunitaria di cui all’art. 3,  comma 1, lettera d. Regione, e marchio o palinsesto oggetto della domanda, eventuale autorizzazione come operatore di rete, dati sui dipendenti ee sui giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti), eventuali operazioni societarie, iscrizione auditel, spese per tecnologie innovative. Bisogna allegare: attestazione regolarità  versamenti contributivi, impegno a rispettare i limiti delle televendite, adesione ai codici di autoregolamentazione, dichiarazione sulla trasmissione di almeno due tg al giorno nell’anno precedente, attestazione spese in innovazione, copia di eventuali atti di operazioni societaria, assolvimento imposta di bollo, dichiarazione per le imprese del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Le emittenti radiofoniche dovranno indicare gli stessi dati richiesti alle tv, dipendenti e giornalisti, ricavi per vendita di spazi pubblicitari, costi per tecnologie innovative allegando la regolarità  contributi, dichiarazione sui ricavi e sui costi per l’innovazione, assolvimento imposta di bollo, dichiarazione specifica per le imprese del Sud.

 

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