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Agevolazioni per gli investimenti nel Mezzogiorno (prima parte)

Nel corso degli anni il legislatore fiscale ha dimostrato una fantasia senza limiti per favorire gli investimenti da parte degli imprenditori nazionali ed esteri nelle Regioni pi๠povere e disagiate del nostro Paese.

Non tutti questi strumenti, tuttavia, sono riusciti a soddisfare gli ambiziosi obiettivi prefissati, con dispersione “a pioggia” dei fondi a disposizione e frequente effimerità  degli investimenti eseguiti. Cosicchè, il legislatore èdovuto pi๠volte intervenire per rivedere e talvolta ricostruire da capo queste misure, per renderle pi๠efficaci e adeguate ai tempi.

L’ultimo intervento in ordine di tempo, che ha sostituito ogni soluzione precedente, èstato posto in essere da parte di Vincenzo Visco a partire dal 2007 e fino al 2013, con l’introduzione della cosiddetta “Visco-Sud”, misura confermata dal successore Tremonti.


I beneficiari dell’agevolazione possono essere le imprese individuali o costituite in forma societaria, ma non i liberi professionisti. Gli investimenti agevolabili possono concernere sia quelli di nuove imprese in fase di costituzione che quelli relativi all’ampliamento di aziende esistenti.

Non tutti gli investimenti sono rilevanti, ma solo quelli in tre categorie di immobilizzazioni ben precise: impianti e macchinari (purchè non infissi al suolo), attrezzature industriali e commerciali e diritti di sfruttamento di beni immateriali, come i software.


Le aree territoriali interessate sono l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Ad ogni Regione èattribuita una diversa “intensità  d’aiuto”, ossia una percentuale che misura la tutela da attribuire all’investimento in rapporto alla fragilità  del tessuto produttivo locale. Alle Regioni con difficoltà  economiche minori, come l’Abruzzo, sono attribuite percentuali pi๠ridotte, mentre aliquote ben pi๠importanti sono riservate alle terre pi๠penalizzate, come la Calabria.

Per ogni Regione, inoltre, la percentuale decresce all’aumentare delle dimensioni dell’impresa.