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Imposte sugli acquisti extra-UE

Quando si parla di importazioni, non bisogna necessariamente pensare a grosse spedizioni di container carichi di materie e merci destinati a industrie e supermercati: anche il privato cittadino che acquista su Internet un libro oppure una macchina fotografica da un Paese extracomunitario sta eseguendo a tutti gli effetti un’importazione. (Leggi anche qui)


Gli acquisti on line da parte dei privati coinvolgono una fetta crescente della popolazione. Spesso alla base non c’ solo la possibilità  di reperire merci qui introvabili, ma anche di realizzare concreti risparmi sul prezzo; nel momento in cui acquistiamo un bene qualunque, perà², dobbiamo tener conto che non èsolo il suo prezzo a costituire la somma da sborsare.

Innanzitutto, com’ evidente, abbiamo anche le spese di spedizione; ma, a parte questo, vanno aggiunti i tributi imposti dalle leggi europee, per consentire ai beni introdotti di circolare liberamente all’interno del territorio comunitario.


Per prima cosa abbiamo i dazi, che si calcolano con un’aliquota differenziata secondo la tipologia di beni. La base imponibile ècostituita dal valore della merce (calcolata non secondo il corrispettivo pagato bensଠsecondo il valore determinato in Dogana sulla base di tabelle dettagliate), dalle spese di spedizione e da eventuali oneri accessori. Se perಠl’imponibile complessivo non supera 150 euro non si pagano dazi, tranne che per tabacchi, alcolici e profumi.

C’ poi l’IVA: il 20% per tutti i beni importati salvo che per i libri (4%); la base imponibile èdata dalla somma fra la stessa calcolata per i dazi e questi stessi.
àˆ possibile, infine, evitare qualsiasi imposizione fiscale nei regali fra privati cittadini. àˆ perಠnecessario seguire una particolare procedura (indicando, fra l’altro, la parola “Regalo” o simili sul pacco) e purchè il valore non superi 45 euro.