Home » Chiedere rimborso IVA (II)

Chiedere rimborso IVA (II)

rimborso-iva-2

Solitamente la dichiarazione IVA ècompilata verso febbraio o marzo, poichè in genere già  allora si dispone di tutti gli elementi necessari e anche perchè, in caso di saldo a debito, esso va versato entro il 16 marzo.

Tuttavia, poichè il debito puಠessere versato anche in ritardo di qualche mese aggiungendo gli interessi e la scadenza per l’invio della dichiarazione èdi molto successivo (quest’anno èil 30 settembre), puಠanche capitare che l’accertamento del saldo IVA avvenga diversi mesi dopo.


Tuttavia, il saldo a credito ècompensabile già  dal primo gennaio. Questo mette il contribuente in una posizione delicata, poichè egli potrebbe utilizzare nel modello F24 già  da subito un presunto credito che successivamente risulterà  forse inesistente o comunque inferiore al previsto.


E poichè gli abusi sulle compensazioni sono sanzionati severamente (nei casi pi๠gravi derivano addirittura profili penali), questa strada èda utilizzarsi con la massima cautela.
Infine, il credito puಠessere richiesto a rimborso, purchè pari almeno a dodici euro: la richiesta avviene compilando il Quadro VR all’interno della dichiarazione IVA; il rimborso avviene nel giro di pochi mesi, tramite un meccanismo noto come “conto fiscale”.

Tuttavia, anche in quest’ipotesi il legislatore preferisce usare le dovute cautele. àˆ infatti obbligatorio versare delle garanzie a sostegno della richiesta: fideiussioni bancarie, cauzioni assicurative o titoli di Stato. Le società  capogruppo possono offrire il proprio patrimonio come garanzia per i rimborsi richiesti dalle proprie controllate.

La garanzia offerta deve essere mantenuta fino alla conclusione degli eventuali accertamenti fiscali, che ordinariamente devono essere avviati al pi๠tardi entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui si èinviata la dichiarazione.
Non occorrono, tuttavia, garanzie se il rimborso IVA richiesto non supera € 5.164,57 e in altre ipotesi di minore importanza.