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Assicurazione sul visto di conformità  IVA

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti sull’assicurazione che tutti gli intermediari abilitati ad Entratel dovranno procurarsi per ottenere il diritto ad apporre il famigerato visto di conformità  sul credito IVA che emergerà  in dichiarazione.

La normativa, in realtà , èin gran parte ricalcata sulle norme del 1999 inerenti l’analoga assicurazione richiesta per “vistare” la dichiarazione dei redditi.


Innanzitutto, èstato chiarito che l’assicurazione èa vantaggio dei contribuenti e non dell’Agenzia delle Entrate: se il visto viene concesso a cuor leggero e il contribuente esegue indebite compensazioni orizzontali servendosi di un credito IVA inesistente, il medesimo dovrà  restituire l’importo insieme ad interessi e sanzioni, perಠqueste ultime due voci verranno poi risarcite dall’assicurazione dell’intermediario.

Il contratto di assicurazione non potrà  prevedere franchigie di alcun genere: il danno dovrà  essere risarcito integralmente; inoltre, la validità  del contratto dovrà  coprire tutti i rischi per i cinque anni successivi all’apposizione del visto.


Il massimale, determinato in base al numero e tipologia di clienti seguiti, non potrà  comunque essere inferiore all’ammontare di 1.032.913,80 euro.
Negli studi associati, sarà  consentito stipulare un’unica assicurazione a livello complessivo, purchè essa sia idonea a coprire i danni provocati da ogni singolo associato.

àˆ da notare un aspetto singolare: se l’intermediario pone un visto ingiustificato, esso dipende ovviamente da un’errata tenuta della contabilità  da parte del contribuente che vi ha provveduto in prima persona; mentre perಠa costui i danni saranno risarciti fino all’ultimo centesimo, l’intermediario subirà  una sanzione fra i 258 e i 2.582 euro.

Non ènemmeno chiaro cosa avverrà  nelle società  di capitali: la legge afferma che la certificazione apposta dal collegio sindacale o altro organo incaricato del controllo contabile esonererà  dal ricorrere al visto di un intermediario esterno. Ma ci sarà  ugualmente bisogno dell’assicurazione?