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730, i rimedi contro errori e violazioni (prima parte)

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La stagione dei 730/2009 si èformalmente conclusa, col passare della scadenza di giugno per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, non di rado chi si èoccupato della trasmissione, e in particolare CAF, commercialisti e consulenti del lavoro, si accorge di aver commesso qua e là  errori e violazioni, specialmente quando le dichiarazioni da inviare erano tante e i tempi ristretti; altre volte, lo sbaglio èrilevato dal contribuente stesso.


La legge consente comunque di porre rimedio a tutti gli errori commessi, purchè si segua una precisa procedura e, talvolta, si paghi una ridotta sanzione (interviene, infatti, il ravvedimento operoso).
Iniziamo dal caso pi๠grave, e cioèl’ipotesi in cui ci si sia proprio dimenticati di spedire uno o pi๠730.

Ebbene, c’ tempo per rimediare entro il 10 novembre, pagando una sanzione pari ad un decimo del minimo previsto per questo genere di violazione: poichè il minimo èpari a € 516,46 la sanzione ridotta risulta pari a € 51,65. Se perಠsi provvede entro il 30 agosto, si puಠbeneficiare di una sanzione ancora pi๠ridotta, pari ad un dodicesimo del minimo: dunque, € 43,04.


La sanzione, comunque, va calcolata singolarmente per ogni dichiarazione mancata, anche se si decidesse di spedirne diverse con un’unica trasmissione telematica.

Un’altra ipotesi, pi๠frequente, èquella in cui successivamente alla trasmissione il contribuente si avveda che ci sono stati errori (redditi imponibili tralasciati, deduzioni di oneri in realtà  indeducibili…).

Questi possono comportare una correzione dei calcoli a favore del contribuente oppure del Fisco: le conseguenze sono molto diverse, come vedremo nel prossimo articolo.