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Scendono i prezzi del marchio comunitario

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Oltre alla complessa e rigorosa disciplina nazionale sulla tutela dei marchi, contenuta nella cosiddetta “legge marchi” degli anni ’30 e nelle sue successive modifiche, il simbolo che contraddistingue i prodotti delle imprese europee puಠcontare anche sulla protezione degli organismi della UE, mediante l’ottenimento del cosiddetto “marchio comunitario”.


Tramite esso, in pratica, l’imprenditore troverà  sostegno contro le contraffazioni non solo dalle autorità  nazionali ma anche da quelle degli altri Stati comunitari e della stessa Unione Europea. Un tema, quello delle contraffazioni sui mercati internazionali, da sempre molto sentito, soprattutto in tempi di globalizzazione e di concorrenza sleale in Estremo Oriente.

Uno dei motivi che perಠha finora segnato uno scarso successo di questo strumento legislativo èstato l’elevato costo per la concessione del marchio comunitario. Conscia di cià², la Commissione Europea ha deciso recentemente un pesante taglio ai costi di rilascio e di rinnovo.


La riduzione, operante a partire dal primo maggio prossimo, èpari a circa il 40% delle tariffe oggi vigenti. Per l’esattezza, i diritti per il deposito e la registrazione del marchio comunitario scendono da 1.750 a 1.050 euro, e da 1.600 a 900 se l’istanza èpresentata per via telematica.
Il responsabile dell’iniziativa, il commissario Mc Creevy, ha assicurato che “la riduzione incentiverà  lo spirito imprenditoriale stimolando l’attività  economica, aspetti fondamentali in tempi di crisi”.

Il risparmio complessivo per le imprese sarà  pari a circa sessanta milioni di euro all’anno. E c’ il secondo aspetto della medaglia: una procedura pi๠snella e tempi pi๠rapidi per condurre in porto la procedura.
Sono state ridimensionate, infine, anche le tariffe per il riconoscimento comunitario di un marchio internazionale (da 1.450 a 870 euro).