Inapplicabilità  studi di settore deve essere provata dal contribuente

La Corte di Cassazione con la sentenza n.10556 del 25 giugno 2012 ha stabilito che spetta al contribuente provare la sussistenza delle condizioni che giustificano l’esclusione della propria impresa dall’area dei soggetti a cui sono applicabili gli studi di settore, qualora l’Agenzia delle Entrate proceda alla rettifica della dichiarazione dei redditi utilizzando la procedura di accertamento mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore.

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Termine versamento imposte Unico 2012 prorogato

Attraverso apposito Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, èstato disposto il differimento del termine inizialmente previsto per il versamento delle imposte risultati dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte delle persone fisiche e dei contribuenti che esercitano attività  economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore.

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Correttivi studi di settore 2012 anno di imposta 2011

Gli studi di settore relativi all’anno 2011 terranno conto della fase recessiva manifestatasi in Italia. A stabililo èstata la Commissione degli esperti negli studi di settore, che ha approvato una serie di interventi di modifica volti a rendere gli studi di settore pi๠adeguati a quelle che sono le reali condizioni economiche.

In altre parole, dunque, a fronte dell’approvazione da parte della suddetta Commissione di alcuni correttivi, tali parametri saranno alleggeriti per le aziende che hanno registrato una flessione dei ricavi, con l’introduzione di correttivi sia di carattere generale che individuale.

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Bozza istruzioni studi di settore 2012

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate èstata pubblicata la prima bozza delle istruzioni riguardanti la compilazione del modello predisposto per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore per l’anno di imposta 2011.

Tale modello deve essere inviato in via telematica, tuttavia costituisce parte integrante del modello Unico 2012, quindi coloro che sono tenuti all’invio devono barrare la casella “studi di settore” situata nella prima pagina del modello Unico 2012.

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Sanzioni studi di settore dopo manovra finanziaria 2011

Tra le novità  previste dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011-2014 figura anche un inasprimento delle sanzioni nei confronti dei soggetti che effettuano errori nella compilazione degli studi di settore, una misura che ha come scopo principale quello di rendere quanto pi๠efficace possibile la lotta all’evasione fiscale.

In caso di mancata presentazione del modello relativo agli studi di settore èprevista una sanzione amministrativa pari a 2.065 euro, ossia superiore del 10% rispetto alla sanzione già  prevista per questa ipotesi.

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Retroattività  parametri e studi di settore

In tema di studi di settore la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12786 del 10 giugno ha stabilito la legittimità  dell’applicazione retroattiva degli strumenti pi๠evoluti, sottolineando come i parametri utilizzati costituiscono una procedura di accertamento unitaria e che risulta essere il frutto di continue evoluzioni volte a migliorare tali strumenti.

Ne deriva, quindi, che l’applicazione dello strumento pi๠recente garantisce maggiore affidabilità  del risultato a cui si ègiunti.

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Modelli studi di settore disponibili per il download

L’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 10 giugno 2011 ha approvato i modelli che devono essere utilizzati per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore relativi alle attività  economiche nel settore manifatturiero, dei servizi, delle attività  professionali e del commercio in riferimento al periodo di imposta 2010.

I modelli sono in tutto 206 e possono essere già  scaricati dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sono suddivisi in quattro macro categorie: manifatture, servizi, professionisti e commercio.

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Giustificazione anomalie studi di settore

Scade il 31 gennaio 2011 la possibilità  concessa dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti di inviare per via telematica le eventuali anomalie derivanti dagli studi di settore, ossia il mancato allineamento ai risultati di Gerico in relazione all’anno 2009.

Come dicevamo si tratta di una possibilità  e non di un obbligo, in quanto il fisco ha voluto concedere ai contribuenti uno strumento che consentisse loro di segnalare anticipatamente la propria posizione al fine di evitare la fase del contraddittorio che potrebbe scaturire da eventuali controlli.

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Redditometro pronto a marzo 2011

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso del suo intervento a margine del convegno di studi sull’integrazione con l’anagrafe tributaria delle banche dati in materia economico finanziaria, ha affermato che il redditometro di seconda generazione sarà  operativo da marzo 2011, confermando l’assenza di ritardi sulla tabella di marcia.

Il nuovo strumento, dunque, sarà  operativo per le dichiarazioni relative all’anno 2009. Al momento, come ha spiegato Befera, si stanno definendo le modalità  di apprezzamento della relazione tra il reddito e le voci indicative di capacità  di spesa sulla base di analisi compiute su campioni significativi di contribuenti differenziati sia per stile di vita che per area territoriale.

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Studio di settore ‘federalista’ per abbigliamento e pelletteria

I tecnici dell’Agenzia delle Entrate hanno anticipato il contenuto dello studio di settore VM05U, concernente una grande pluralità  di attività : il commercio al dettaglio di capi d’abbigliamento, biancheria, cravatte, ombrelli, guanti, calzature, pelletteria e altri articoli.

Il D.L. 112/2008, nel ridisegnare le caratteristiche e le funzioni degli studi di settore, stabilଠche essi avrebbero dovuto essere in futuro costruiti su base federalista: in altre parole, il peso di elementi e condizioni tipiche delle diverse aree geografiche avrebbe dovuto divenire determinante nel calcolare le soglie di congruità , anzichè mantenersi uno fra i tanti elementi considerati.

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Studi di settore 2009, i risultati

Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato i risultati statistici che sono risultati dagli studi di settore presentati nel 2009 (e riferiti al periodo d’imposta 2008).
Due sono i fattori che hanno inciso su questi risultati: l’avvento della crisi globale, che ha iniziato ad interessare le imprese italiane proprio negli ultimi mesi del 2008, e la nascita del regime contabile dei contribuenti minimi, in vigore dal primo gennaio di quell’anno.

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Studi di settore 2010: come comportarsi

In questi giorni, i contribuenti italiani tenuti a sottoporsi alle forche caudine degli studi di settore si stanno confrontando con i calcoli elaborati dal software Gerico.
“Il Sole 24 Ore” suggerisce il percorso logico che devono seguire i contribuenti nel confrontarsi con lo spauracchio degli studi di settore.

Innanzitutto, va ricordato come siano stati elaborati dettagliati e notevoli correttivi che tengono conto della crisi che ha investito nel 2009 pressochè ogni ambito economico: per questo motivo, anche risultati reddituali che una volta avrebbero portato a risultati di incongruità , nel 2010 possono consentire ai contribuenti di mettersi al riparo.

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Studi di settore, duecentomila avvertimenti per i contribuenti

Anche quest’anno, come nei due precedenti, si rinnova l’appuntamento con quella che èormai divenuta una tradizione primaverile consolidata dell’Agenzia delle Entrate: gli avvertimenti ad una certa fascia di contribuenti.

Si tratta delle società , degli imprenditori individuali e dei liberi professionisti che negli anni precedenti hanno presentato anomalie e stranezze contabili di varia natura rilevate dal software Gerico analizzando i dati comunicati nel modello degli studi di settore.

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