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Vola la domanda di argento

Oltre all’oro, che in questi mesi sta registrando valori da record, anche l’argento sta vivendo momenti di grande spolvero.

La domanda del metallo grigio, infatti, èin continua crescita e questo incide molto favorevolmente sulle sue quotazioni, ormai vicine ai venti dollari per oncia.


Rispetto all’oro, perà², la domanda di argento presenta connotazioni in parte differenti. Mentre l’oro, infatti, èrichiesto soprattutto come bene-rifugio universalmente riconosciuto, e quindi particolarmente appetito in una fase storica come quella attuale in cui titoli e strumenti finanziari hanno scarso appeal, per l’argento il discorso èpi๠complesso.

Se infatti gli si puಠugualmente riconoscere a sua volta il ruolo di bene-rifugio, la domanda di argento deriva tuttavia principalmente dalle prospettive di utilizzo industriale: non a caso le sue quotazioni nel tempo sono state molto oscillanti, proprio in conseguenza dell’andamento dei settori manifatturieri nei quali l’argento costituisce materia prima, dai gioielli alla posateria. E un ruolo crescente va riconosciuto anche alla numismatica: si stima che nel corso del 2010 si confermerà  il dato record registrato l’anno scorso, ossia la vendita di monete d’argento per 35 milioni di once.


Nel complesso, la domanda complessiva del metallo dovrebbe attestarsi nel corso del 2010 a quasi 215 milioni di once, dato inferiore soltanto a quelli rilevati nel 1968 e nel 1980: anni molto distanti fra loro, a conferma delle forti oscillazioni di questo mercato.

Per quanto invece riguarda l’offerta, la parte del leone continuerà  a farla la “rottamazione” (e conseguente riutilizzo) di vecchi beni in argento, seppure si rilevi un progressivo calo; in compenso, si attende un incremento della produzione mineraria di materia prima.