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Tasse a rate, la crescita sembra inarrestabile

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Ai contribuenti italiani sembra piacere sempre di pi๠la possibilità  di chiedere al concessionario della riscossione, Equitalia, la rateazione delle somme iscritte a ruolo e notificate con cartella di pagamento, introdotta dal legislatore solo a partire dal 2008.

Dopo una prima fase di rodaggio, i cittadini hanno imparato a conoscere e ad apprezzare i meccanismi della rateazione, cui oggi ricorrono con notevole frequenza.


La crisi economica (con i conseguenti deficit di liquidità ) ha naturalmente dato la sua spinta a questo fenomeno, ma a favorire la diffusione lo strumento hanno certo contribuito anche alcuni ritocchi della normativa intervenuti pochi mesi fa: fra loro, la possibilità  di rateizzare anche l’aggio riconosciuto a favore di Equitalia (che in precedenza andava versato integralmente fin da subito) nonchè l’ammorbidimento delle condizioni economico-finanziarie richieste per la concessione dell’agevolazione.


Non tutti coloro che richiedono la rateazione, infatti, possono ottenerla: occorre infatti dimostrare l’esistenza di alcuni parametri di solidità  (attestati da un professionista) in mancanza dei quali Equitalia, per non correre il rischio di perdere tutto, nega la rateazione, fra cui il rapporto fra il totale dei debiti e quello dei ricavi nonchè l’indice di liquidità  (quoziente fra le disponibilità  liquide e i crediti a breve termine da un lato e le passività  correnti dall’altro).

Si calcola che dal primo gennaio 2008 ad oggi siano già  state concesse rateazioni a circa cinquecentomila contribuenti (tre su quattro di coloro che avevano presentato la richiesta), per un ammontare pari a pi๠di otto miliardi, di cui oltre cinque solo nei primi otto mesi del 2009.

L’importo medio soggetto a rateazione èpari a 16.930 euro, mentre la Regione pi๠interessata dalla normativa èil Lazio, dove le rateazioni concesse fino al 31 agosto sono state 42.589.