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Partita iva, ecco i nuovi poveri

I nuovi poveri? Sono le partite Iva: una su quattro èfinita sotto la soglia di povertà  che riporta l’allarme della Cgia spiegando che le famiglie che vivono con un reddito da lavoro autonomo continuano ad essere quelle pi๠a rischio.

Dati alla mano, risulta che nel 2015 il 25,8% dei nuclei familiari delle categorie con partite iva èriuscita a vivere al di sotto della soglia povertà  calcolata dall’Istat.

partita iva

Insomma i nuovi poveri sono le partite iva e non i pensionati o i lavoratore dipendente: lo studio  Cgia ha calcolato che  se il reddito principale della famiglia èla pensione il rischio, scende al 21% e per le famiglie con stipendio/salario da lavoro dipendente il tasso si èfermato al 15,5%. 

Piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti e dei soci di cooperative continua a pagare le conseguenze di un crisi da cui non si èancora effettivamente usciti.

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Il reddito delle famiglie con fonte principale da lavoro autonomo ha subito nel corso del lasso di tempo dal 2008-2014 un taglio di oltre 6.500 euro senza poter contare su un ulteriore fonte di sostegno.

A differenza dei lavoratori subordinati quando un autonomo chiude definitivamente l’attività  non dispone di alcuna misura di sostegno al reddito. Perso il lavoro ci si rimette in gioco e si va alla ricerca di una nuova occupazione. In questi ultimi anni, purtroppo, non èstato facile trovarne un altro: spesso l’età  non pi๠giovanissima e le difficoltà  del momento hanno costituito una barriera invalicabile al reinserimento, spingendo queste persone verso forme di lavoro completamente in nero. 

 

Spiega il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo spiegando che dal 2008 ai primi 6 mesi del 2017 i lavoratori autonomi sono diminuiti di 297.500 unità  con una contrazione maggiore in Emilia Romagna,  Calabria, Liguria, Abruzzo.

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