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Liberalizzazioni fra passi avanti e marce indietro (III)

Restando in tema assicurativo, assume importanza anche la misura con cui si èprevisto il lancio di un sistema informatico il quale consentirà , in tema di RC auto, di comparare i pezzi e le offerte presentate da tutti gli operatori, per consentire ai consumatori di disporre di un sistema unificato e ufficiale per mettere a confronto polizze spesso molto disomogenee fra loro.

Tuttavia, il preventivatore unico non èancora entrato in funzione, sebbene le rassicurazioni provenienti dall’ISVAP (l’organo di vigilanza del settore) affermano che al pi๠tardi entro aprile si potrà  contare su questo software disponibile on line.


Ci sono poi altre misure relativamente semplici e molto efficaci che sono entrate in vigore in tempi rapidi e che nessuno pensa di modificare: per esempio, l’obbligo per tutte le compagnie aeree di specificare a favore dei clienti tutte le voci di costo di ogni tratta (tasse incluse) per evitare all’acquirente sgradevoli e un tempo frequenti sorprese; l’abolizione dei costi di ricarica e della scadenza del credito prepagato nell’ambito della telefonia mobile; l’abolizione dell’obbligo di recarsi dal notaio per autenticare la firma in caso di passaggio di proprietà  di autoveicoli.
Molto pi๠problematico èinvece il lancio della Comunicazione Unica (rivolta a tutte le amministrazioni competenti) per avviare un’impresa: mancano tuttora le specifiche tecniche del software, e l’entrata a regime èin forte ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista.


Rimane, infine, da dire che sulla falsariga delle decisioni statali, anche le Regioni si sono impegnate da qualche tempo in una campagna di liberalizzazioni, almeno per quanto riguarda le proprie competenze, puntando soprattutto all’eliminazione sui vincoli degli orari e dei giorni di apertura degli esercizi commerciali; ma èanche vero che fra Regione e Regione si registrano differenze enormi in questo cammino.