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L’artigianato èil settore che ha perso di pi๠nel sisma

Secondo uno studio realizzato da Confartigianato, ci sono un occupato su tre (32,9%) nell’artigianato nei 16 comuni maggiormente colpiti dal terremoto.

I dati racconti nell’ultimo censimento precedente al terremoto (al 30 giugno 2016) spiegano che sono registrate 721 imprese artigiane, pari al 22,7% del totale, con 1.475 addetti nelle imprese artigiane attive; il peso delle imprese artigiane sale al 34,4% se si escludono le imprese dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca (Sezione A Ateco 2007). In termini di occupati delle imprese non agricole, l’artigianato pesa per il 32,9%. Il report di Confartigianato che riportiamo di seguito, parla dell’incidenza dell’artigianato nell’economia locale.

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Tra i comuni, l’incidenza pi๠alta dell’artigianato – al netto dell’agricoltura – si registra a Monteleone di Spoleto(50,0%), segue Arquata del Tronto (43,6%), Montereale (41,5%), Acquasanta Terme (40,6%) e Amatrice (39,7%). Complessivamente sono i territori del Lazio che in media presentano l’incidenza maggiore con il 37,8%, seguono quelli delle Marche con il 37,6%, dell’Abruzzo con il 34,7% e dell’Umbria con il 31,6%.

Dei 1.475 addetti dell’artigianato, il 23,7% si concentra nel comune di Norcia, segue Acquasanta Terme con il 15,3%, Montereale con il 13,9%, Cascia con l’11,5% e Amatrice con l’8,2%.

Per quanto riguarda la composizione per settori delle imprese artigiane, il 48,1% delle 721 imprese registrate nei 16 comuni appartiene alle Costruzioni, il 19,1% al Manifatturiero, il 15,0% ai Servizi alle persone, il 10,5% ai Servizi alle imprese e il 6,4% all’Agricoltura. Per il totale imprese, il 38,3% delle imprese localizzate nei 16 comuni appartiene all’Agricoltura, il 29,6% ai Servizi alle persone, il 13,9% alle Costruzioni, il 6,8% ai Servizi alle imprese e il 6,5% al Manifatturiero.

àˆ nel comparto delle Costruzioni che l’artigianato ha il peso maggiore sul totale delle imprese e pari al 78,3%, segue il Manifatturiero con il 66,7%, i Servizi alle imprese con il 35,2%, i Servizi alle persone con l’11,5% e l’Agricoltura con il 3,8%, pari ad una incidenza media complessiva, come anticipato, del 22,7%.