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Coworking: lavorare in spazi condivisi

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Il coworking èun fenomeno di origine anglosassone che ha iniziato lentamente a farsi conoscere anche nel nostro Paese. In pratica, si tratta di un servizio fornito da apposite società  che affittano postazioni di lavoro per tempi brevi o lunghi a seconda delle esigenze di lavoratori autonomi, normalmente in trasferta.

In pratica, si offre un servizio prezioso per quei professionisti che magari si devono trattenere in una data città  per motivi di lavoro per qualche giorno oppure vi si recano periodicamente di tanto in tanto.


Da un lato non hanno convenienza ad affittare uno studio tutto per sè, dall’altro possono avere comunque bisogno di un proprio spazio, sia pure per un tempo limitato.

Le società  di coworking offrono postazioni dotate di scrivania, collegamento ADSL senza fili e solitamente altri servizi (dalla fotocopiatrice al fax fino agli spazi per il relax e la pausa-caffà¨). In genere le postazioni a disposizione sono intorno alla decina, situate in un ambiente open-space.


La gran parte delle società  di coworking aderiscono alla rete “Cowo”, il cui statuto stabilisce una serie di regole comuni che gli aderenti devono rispettare, come nel franchising; fra queste regole, si ricordano il rispetto della privacy, delle norme sulla sicurezza e i tetti massimi ai prezzi.

Quanto a questi ultimi, le possibilità  sono tantissime: fra tariffe orarie (10-15 euro), tariffe giornaliere (30-40 euro), tariffe mensili (200-300 euro) e mille altre ipotesi intermedie, con promozioni, sconti e persino giornate gratuite di prova, ce n’ davvero per tutti i gusti.

La prima società  di coworking ha trovato sede a Lambrate (MI), e di lଠa poco ne sono sorte molte altre, fra Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna, ed èprobabile che nel giro di qualche anno li troveremo in ogni città  italiana.