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Aggiornamento paniere ISTAT

Per determinare il tasso d’inflazione pi๠conosciuto, quello riferito ai consumi delle famiglie di impiegati e operai, l’Istituto Nazionale di Statistica utilizza un virtuale paniere di beni e servizi che riflette le normali spese tipiche dell’italiano medio.

Il paniere èmolto ampio e ricomprende decine di oneri di varia natura, a cui ovviamente non èattribuito lo stesso peso statistico: la ponderazione propria del pane o del latte ènaturalmente molto pi๠rilevante rispetto alle armi o alle cure di bellezza.


Un tempo il paniere era fisso e immutabile. A partire dagli anni Ottanta ha cominciato a venire rivisto e aggiornato, con frequenza sempre maggiore, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui èsottoposto ad un tagliando annuale.

Con il passare degli anni, infatti, la tecnologia avanza, le abitudini di spesa variano, gli strumenti utilizzati tutti i giorni divengono obsoleti dopo qualche anno, i prodotti di lusso divengono di colpo popolari. àˆ dunque necessario togliere di mezzo alcune voci, aggiungerne altre, rivedere la ponderazione.

L’ISTAT ha reso noto il paniere che intende utilizzare per le rilevazioni da condurre nel corso del 2010: le voci sono in tutto 1.206, con un netto incremento rispetto alle 1.143 valevoli per l’anno passato.


Vediamo alcune novità . Nel computo entrano gli ormai diffusissimi voli low-cost e gli ultimi ritrovati della tecnologia delle comunicazioni, come lo smartphone; vengono invece meno i tradizionali giochi di società  e le carte da gioco, nell’uso comune sostituite dalle versioni virtuali giocate al computer, e scompare anche la navigazione via mare per soli passeggeri senza vettura, non pi๠utilizzata di frequente. Nel campo dei servizi, entra anche la spesa per le badanti, anche se a dire il vero non si tratta certo di una novità  dell’ultimo anno.