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Problemi e prospettive dei bed & breakfast

Stando ai dati diffusi dall’Associazione Nazionale dei bed & breakfast (ANBBA), nel 2008 gli esercizi aperti in tutta Italia erano oltre diciottomila, per la quota di quasi centomila posti-letto.

Numeri imponenti, pressochè raddoppiati rispetto a solo cinque anni prima, e in continua crescita. Spazi di mercato ce ne sono ancora, ma il rischio di prossima saturazione non èremoto.


Il rischio èaccentuato dai numerosi fenomeni di abusivismo. Per contrastarli e tutelare gli interessi della categoria, l’ANBBA sta agendo su due fronti.

Da un lato, la prima linea-guida èquella di istituire, al termine di un periodo di sperimentazione attualmente in corso, un sistema di qualificazione degli esercizi di b&b. Gli ispettori dell’ANBBA si presenteranno a sorpresa presso tutte le singole strutture negli anni a venire per verificare i vari aspetti d’interesse (dalle dimensioni delle stanze alla genuinità  dei prodotti offerti per colazione). I b&b che supereranno il test potranno dotarsi del marchio “Ospitalità  italiana”, che contraddistinguerà  i bed & breakfast che conseguiranno pieni voti almeno per il 75% dei requisiti richiesti.

Dall’altro lato, l’ANBBA sta collaborando in questi mesi con il ministero del Turismo, insieme ad altre associazioni del circuito turistico. La finalità  èquella di riunificare le regole oggi esistenti in materia, sparpagliate fra troppe leggi, e di riavvicinare le norme regionali che oggi si presentano troppo distanti e disomogenee l’una dall’altra.


L’obiettivo dell’ANBBA èfavorire una maggiore liberalizzazione nel settore, allargando alcune maglie imposte dalle leggi regionali, per esempio sulla durata delle chiusure obbligatorie o sul numero dei posti-letto. Queste prospettive, perà², contrastano con le richieste degli albergatori, sottoposti a moltissimi obblighi in pi๠(in materia di sicurezza, igiene, fisco…), e che mal sopporterebbero un allentamento delle redini sui b&b, nati per costituire attività  marginali.